L'uomo centrato, in movimento
L'uomo “centrato” dovrebbe essere come un albero: con le radici ben piantate nel terreno e le fronde che si innalzano verso il cielo. Le radici dell'uomo centrato puntano verso la sua interiorità, lo tengono ancorato alla terra su cui poggia e gli indicano la sua mutevole miseria, spingendolo all'umiltà. Le fronde al contrario gli ricordano il suo legame col mondo incorruttibile dello spirito, col mistero insondabile della divinità e con tutte le cose che sfuggono alla sua comprensione. Il tronco è simbolo dell'unità della sua natura materiale e spirituale. Tuttavia l'uomo è ben più di un albero, perché può muoversi nello spazio e nel tempo. Un uomo centrato, al contrario di un albero, non è in costante equilibro, bensì, come nell'atto del camminare, viene ripetutamente sbilanciato da due forze che equilibrandosi lo spingono in avanti. Si tratta del senso della realtà, che gravita verso terra, e della speranza, che punta verso il cielo. ...