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Lettera al futuro

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  L'autore del blog. Archivio personale Dopo essermi rivolto ai genitori delle future generazioni, vorrei indirizzare questo post direttamente ai ragazzi (di ogni età) che ancora hanno o avranno voglia di cambiare le cose. Come ho più volte sottolineato in questo blog, la sorte degli individui e delle nazioni dipende in gran parte dalla conoscenza, e “la verità vi farà liberi” (Gv 8, 32), ma nessun sistema di sapere umano può spiegare tutto, per cui cercate di restare sempre aperti al mistero che trascende le nostre esistenze. Nelle faccende mondane, avere e riconoscere le informazioni giuste è potere. Essere consapevoli dei processi psicologici con cui elaboriamo le informazioni e dei loro possibili errori è un superpotere. Saper entrare nella mente delle altre persone, restarci e condizionarle è il massimo potere. Voi però non cercate il potere ma la libertà che deriva dalla comprensione dei suoi meccanismi. E quando dovrete difendervi, o guadagnarvi una certa posizio

Che cosa vuoi fare da grande?

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Un meme da WhatsApp che ironizza sui giovani "snowflakes", ideato forse da un rappresentante di quelle generazioni che si sono fatte sospendere la democrazia dai mercati e dai banchieri Questo post è rivolto ai genitori, attuali o potenziali, e come altri del blog presenta un'esposizione ma ben poca spiegazione. D'altronde non sono un pedagogista e questo non è un consiglio medico. Tuttavia voi, dopo aver posto la domanda nel titolo al pargolo giunto all'età della ragione, dovreste ascoltare mostrando interesse la risposta presumibilmente incerta che vi fornirà e quindi proporre le apparenti alternative qui elencate, spiegando se interrogati i singoli termini per quanto riuscirete. Se non ne sapete qualcuno informarvi a riguardo farà bene anche a voi. Potete anche aggiungerne altri, toglierne qualcuno o cambiare l'ordine  a vostro piacimento .  Vi assicuro che se sottoporrete i vostri eredi a questo semplice esperimento, ripetendolo ogni tanto come una cantile

Chi magna er dolce caca l'amaro

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  Da Twitter 1992: Mentre uomini dei servizi segreti e dei carabinieri aiutano la mafia siciliana a uccidere i due magistrati che stanno indagando sui suoi legami con imprenditori del nord, Mario Draghi, in qualità di direttore generale del Tesoro, sovrintende alla distruzione dell'industria di Stato.  Era il momento di unire le forze, compresa quella dello Stato imprenditore che in Cina stava facendo miracoli, per investire in ricerca e sviluppo di nuovi prodotti, innovazioni nei processi, informatica e robotica, ma Draghi come molti economisti della sua generazione ha creduto (o finto di credere) nelle virtù taumaturgiche del mercato, anche se dalle privatizzazioni hanno guadagnato soprattutto le banche che le hanno realizzate e i finanzieri che ci hanno speculato. 1996: Draghi è ancora al Tesoro ma il nuovo obiettivo è agganciare l'euro. Per farlo bisogna aggiustare i conti pubblici in modo da rispettare i parametri di Maastricht. Ovviamente vengono chiesti sacrifici

Banca Stesa al salone di bellezza

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Lungolago di Gera Lario. Archivio personale "A te che hai progettato un antifurto sicuro a te che lotti sempre contro il muro e quando la tua mente prende il volo t'accorgi che sei rimasto solo" (Rino Gaetano, Ti ti ti ti ) A Gera Lario, vicino al campeggio degli olandesi, c'è un salone di bellezza poco visibile dalla strada ma molto apprezzato da tutti quelli che lo conoscono. Il nome è insolito anche se segue la moda dell'inglese: “Fiscal Paradise”. A volte ci accompagno la mia donna, trattenendomi solo lo stretto necessario perché non mi interessano i trucchi e le chiacchiere femminili, ma avendo perso il lavoro a causa del coronavirus oggi ho deciso di passare un po' di tempo accanto a lei, aspettando il suo turno sui divanetti. In una postazione vicina a noi si è da poco accomodata una bella signora sulla cinquantina, che conosco di vista. Dev'essere una cliente storica, perché la titolare appena si è liberata è venuta da lei salutandola cordialmente:

et Gnosi et Noesi

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  Gregorio I "il grande" secondo Matthias Stom. Immagine dalla rete «“Eresia” viene da un termine greco che significa “scelta”: aut istud aut illud . O questo o quello. Da qui l'origine di ogni deformazione cristiana. […] Certo, speculare al fanatismo esclusivista dell' aut-aut del calvinista o del giansenista, può esserci la duttilità spinta al lassismo del gesuita dell' et-et .» (Vittorio Messori con Andrea Tornielli, Perché Credo , Piemme 2008) A beneficio di qualche lettore occasionale o distratto, vorrei precisare che “gnosi” e “noesi” si contrappongono, nella teoria politica di Eric Voegelin a cui mi sono ispirato, in quanto modelli filosofici e di organizzazione sociale chiusi (“gnosi”) o aperti (“noesi”) alla trascendenza, mentre come oggetti di questo blog i due termini non sono in opposizione bensì giustapposti, coerentemente con la tradizione cristiana e cattolica che preferisce mettere insieme (fede e ragione, filosofia e teologia, umano e divino..

Un sogno in Python

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Sarebbe meglio non leggere articoli così prima di andare a dormire   Da qualche tempo sto facendo soldi veri grazie a un software finanziario che ho sviluppato, specializzato in high frequency trading (1/3 delle transazioni a Piazza Affari avvengono così, gestite da computer senza alcun intervento umano, oltre i 2/3 a Wall Street). Per allenare il modello di machine learning su cui si basa, prendendo spunto dalla notizia sui miliardari dell'hi-tech che diventano agricoltori, gli ho dato in pasto una simulazione di società futura semplificata e nettamente polarizzata: a milioni di persone l'economia di mercato “fortemente competitiva” sancita anche dai trattati europei; a decine le rendite garantite da pseudomonopoli statali (come la gestione delle autostrade concessa ai Benetton) o sovranazionali (come l'e-commerce per Amazon), oppure dai brevetti (ad esempio sui software, fonte dell'immensa ricchezza di Bill Gates, o sui medicinali: grazie a loro il settore farma

2021: odissea tra gli spazi

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  Esempio di interpolazione multidimensionale realizzata da un modello di machine learning. Immagine dalla rete Come ho avuto modo di suggerire in una risposta su Twitter, potrebbe esserci una correlazione tra questo grafico che mostra il decremento dell'intelligenza media dagli anni '70 (il cosiddetto "effetto Flynn inverso", fonte Emergenza smartphone di Manfred Spitzer, Corbaccio 2019;  qui  lo studio relativo a un campione norvegese), e questo grafico piuttosto famoso (almeno tra chi si è occupato di macroeconomia) che rappresenta la divaricazione su un campione nordamericano (sempre dagli anni settanta del Novecento) tra crescita della produttività e aumenti salariali dei lavoratori non dirigenti. Che cosa è successo a partire dal decennio di piombo, in cui è stato coniato  anche  il termine "silicon valley"? Ci sono ovviamente molti fattori in gioco (non analizzabili in questa sede; ad esempio il grafico americano non considera i benefit , come il c

Dal capitalismo liberale al capitalismo illiberale?

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  La copertina del Time del 2 novembre 2020 Nel precedente articolo, dove sono stati ripresi molti temi già trattati nel blog, ho affermato che stiamo sperimentando “la forma terminale del liberalismo”, senza spiegare ulteriormente il concetto. Vale la pena di soffermarci su questo punto perché potrebbe aiutarci a capire cosa sta succedendo e cosa succederà all'economia mondiale nei prossimi mesi e anni, fermo restando che non è possibile vedere chiaramente nel futuro e nessuno può davvero dirigere a suo piacimento un sistema complesso come l'economia mondiale, nemmeno i “padroni del vapore” e del discorso. Chiariamo innanzitutto che con “liberalismo” intendevo in modo particolare il liberalismo economico, ma non come sinonimo di “capitalismo”. I ripetuti shock all'economia mondiale generati dai lockdown potrebbero favorire profonde trasformazioni strutturali o addirittura una crisi mondiale del debito e quindi portare al great reset auspicato dal World Economic Forum .

Migranti tutti, fratelli in Cristo

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  Particolare di una via crucis nella chiesa di Watamu, Kenya (archivio personale) La forma terminale del liberalismo di cui quasi tutti stiamo finalmente scoprendo l'estrema durezza, dopo il brusco peggioramento delle condizioni economiche a causa dalla crisi sanitaria legata alla pandemia di covid-19, come il virus in realtà ha già fatto il giro del globo terracqueo, dimostrando una volta di più l'unità del genere umano. È iniziata qui, nel mondo avanzato ma economicamente già in crisi di quarant'anni fa, con le liberalizzazioni e le privatizzazioni, si è sviluppata nelle "zone franche" per la produzione e l'esportazione del terzo mondo e quindi come un'onda globale, uno tsunami, è tornata nel primo mondo con la forza dirompente delle migrazioni mediatiche (amplificate e in parte generate dallo sviluppo di Internet, della telefonia mobile e delle trasmissioni televisive satellitari), che sembrano coi giusti aiuti poter trasformare tutti i paesi in "