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Visualizzazione dei post con l'etichetta le basi

Appunti per un'economia dello sviluppo umano integrale

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C. D. Friedrich, Mattina sui Monti dei Giganti (particolare)   «Io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza»  (Gv 10,10)  Non esistono formule sempre valide per accrescere e conservare la ricchezza, anche se svegliarsi presto, studiare e lavorare sodo certamente aiuta, ma ci sono pratiche e teorie consolidate che hanno il sicuro effetto di mantenere e aumentare la povertà. Ecco perché dovremmo interessarci all'economia anche se non siamo specialisti e cercare di comprendere questa disciplina, che coinvolge tutti gli aspetti della nostra vita, nell'ottica più globale possibile. Pur avendo una formazione storica, con qualche esperienza e competenza nel mondo della comunicazione e numerosi interessi secondari, mi sembra che il principale oggetto di studio della mia vita, senza dubbio il più appassionante, sia stata l'economia. All'università ho incontrato questa disciplina fin dalle primissime lezioni di storia contemporanea...

Prontuario del cattolico post-modernista

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Dopo decenni di  sogno gnostico  collettivo nella versione della “società aperta” e  modernismo trionfante  in campo religioso, è particolarmente necessaria un'operazione di pulizia del linguaggio e dei concetti, prima di tentare qualunque riforma o iniziativa politica . Per quel che riguarda la “cassetta degli attrezzi” dell'intellettuale realista (ovvero della persona che ragiona sulle cose cercando di stare fuori dalle bolle mentali politicamente corrette) ho realizzato un apposito  dizionario , ma anche tra i cattolici che hanno conservato la fede sono molto diffusi concetti distorti o mal compresi che meritavano uno specifico chiarimento. Da qui l'idea di realizzare un “prontuario” per i cattolici che permetta di inquadrare i principali temi dell'epoca in cui viviamo, successiva al trionfo del modernismo e quindi al suo disvelamento (anticipato ai suoi esordi nel 1907 dall'enciclica di condanna Pascendi ), e di fornire qualche indicazione su come ...

Ripartiamo dalle basi. Fase 2

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Un'introduzione al livello avanzato "A che cosa paragonerò il Regno di Dio? È simile al lievito che una donna ha preso ed impastato con tre grosse misure di farina. Allora il lievito fa fermentare tutta la pasta" (Luca 13, 21) Questo blog è nato nell'aprile del 2017 come una riflessione personale sulla politica aperta alla trascendenza, alla luce delle teorie di Eric Voegelin e dell'invito del papa emerito Benedetto XVI a ripensare lo Stato. I principi espressi allora sono a mio avviso ancora validi come base per costruire una civile convivenza adatta ai nostri giorni, ma vanno approfonditi e messi in pratica con una forza che non può derivare da loro stessi. D'altronde, tutto ciò che non cresce muore, ed è pertanto necessario introdurre il livello avanzato del percorso di riscoperta delle basi e ritorno alla realtà. Si tratta di sviluppare lo spirito, la coscienza e la volontà individuali, recuperando anche le conoscenze teolog...

Pio XI e Voegelin tra passato e futuro: habemus paper

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Eric Voegelin e Achille Ratti (Pio XI) A quanto risulta, nonostante il suo apparente trionfo, la modernità è spacciata: l'individualismo, il liberismo e l'immanentismo sono da tempo in declino, pur continuando a crescere per inerzia in alcune parti del mondo come princìpi del sistema dominante. Forse la mia generazione si accorgerà appena del cambiamento, ma vari indicatori suggeriscono in modo inequivocabile che stiamo andando in questa direzione. In politica, i segnali esprimono ancora più chiaramente il passaggio a un mondo multipolare in cui tornerà protagonista lo Stato nazionale. Forse, da qui a qualche anno, realizzeremo una “globalizzazione nazionalista” finalmente più equilibrata e vantaggiosa per tutti. Il punto però è che per superare culturalmente la modernità dovremo anche recuperare qualcosa del passato. La questione in particolare è: torneremo al cristianesimo pre-moderno o al paganesimo pre-cristiano, mai davvero scomparso? Oggi sulla scena politic...

La fine e il fine

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(Immagine dalla rete ) Oggi, domenica 26 novembre, la Chiesa celebra la solennità di Cristo Re dell'universo, a conclusione dell'anno liturgico. Questa festa è stata introdotta da Pio XI nel 1925, con un intento politico e a mio avviso in modo profetico, perché la sua concezione di Stato cristiano , proposta in alternativa ai regimi allora dominanti di tipo comunista, liberale e fascista, non riguarda solo esperimenti da lui ispirati in quegli anni come quello di Dollfuss in Austria o di Salazar in Portogallo, ma può essere il modello su cui costruire lo Stato del futuro, capace di rispondere alle sfide del radicalismo religioso come di quello ateo, secondo le indicazioni del papa emerito Benedetto XVI.  Resta da intendere però che cos'è la “regalità sociale di Cristo” che si festeggia oggi, una regalità che come ha detto Gesù «non è di questo mondo», ovvero non può essere assimilata ad uno specifico regime politico, come l'impero romano di Costantino, ...

Dizionario minimo dell'intellettuale realista

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(in costruzione, ad uso dei lettori del blog, aperto ai contributi di tutti) Gnosi e Noesi Le gnosi moderne derivano dal disordine spirituale e dalla superbia ( hybris ) di intellettuali che si sono illusi di poter costruire il paradiso in terra, iniziando a ri-pensare il mondo e confidando solo nella scienza, nel progresso e nella potenza dei loro sistemi teorici. Dall'idealismo di Hegel al materialismo di Marx, dal programma di Hilbert alla teoria del tutto di Einstein, dall'impero millenario di Hitler alla società aperta di Soros, la tentazione di sostituirsi a Dio ha percorso tutta la storia della modernità, con esiti spesso più simili all'inferno che al paradiso terrestre. Alla gnosi moderna si oppone la noesi antica, ovvero la ragione umile aperta alla trascendenza, tipica dei filosofi classici e dei pensatori cristiani. Esempi di intellettuali noetici del Novecento sono il filosofo Eric Voegelin, il matematico Kurt Gödel e il politico Gior...

Tra rovine e macerie. Il mondo che verrà

Quasi tutto è crollato o sta crollando, ma non tutto è da buttare. Ciò che è passato non può più essere ricostruito (né l'Europa cristiana, né i grandi, tragici e fallimentari esperimenti politici del Novecento, come l'Unione Europea), ma senza nostalgia possiamo salvare la sostanza dei vecchi sogni e far fruttare i semi che uomini coraggiosi hanno fatto arrivare fino a noi attraverso le tempeste degli ultimi decenni. Molte delle fondamenta si sono conservate, anche grazie al lavoro di semplici artigiani che lontano dalle telecamere continuano a riparare i muri della civiltà, e possiamo prendere spunto dai vecchi progetti perché una casa avrà sempre la forma di una casa, finché ad abitarla saranno degli uomini. Il compito storico della nostra generazione è osare una nuova progettualità, che finalmente metta al centro l'uomo nella sua duplice natura carnale e spirituale, l'uomo reale coi suoi limiti e i suoi bisogni, a cominciare da quello di relazione. ...

Il tempo del coraggio

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La seconda carica della repubblica italiana con due agnelli (fonte  Libero ) Viviamo in un'epoca in cui sappiamo che le notizie sono spesso false e i giornalisti si comportano in diversi casi come pubblicitari o agenti di qualche servizio segreto (come rivelato da Udo Ulfkotte prima di morire). Gli intellettuali, gli studiosi e gli analisti vedono frequentemente frustrati i loro tentativi di interpretare la complessità del mondo, perché i governanti sembrano seguire più i sentimenti del momento o idee preconcette che la ragione. Apparentemente le immagini di bambini morti hanno fatto ribaltare nel giro di poche ore la politica della cancelliera tedesca Merkel sull'immigrazione e quella del presidente americano Trump sull'interventismo bellico del suo paese (in entrambi i casi con conseguenze drammatiche innanzitutto per tanti altri bambini). Questi voltafaccia sono stati subito incensati dai media, che sembrano rivolgersi a un vasto pubblico di persone semplici, anim...

Ripartiamo dalle basi

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Due ragazzi in una via di Reykjavik, Islanda (archivio personale) Come ho scritto recentemente in un  post  su Twitter, penso che ci sia un gran bisogno di ripensare alcuni principi fondamentali e condivisibili su cui impostare il nostro futuro. Di seguito la mia proposta. L’UOMO E IL SUO DESTINO ETERNO Il cuore dell'uomo è malato, s econdo la tradizione religiosa cristiana in conseguenza del peccato originale . In ogni caso, come dimostra abbondantemente la storia, l'uomo non è intrinsecamente buono, ma può essere educato. Lo possono educare al giusto, al bene e al meglio i genitori, oppure la famiglia allargata e il gruppo sociale, oppure lo Stato. Sfruttando questa debolezza ci sono e ci saranno sempre corruttori organizzati o meno che cercano di dirigere i singoli così come interi popoli contro il loro interesse, ma l'ultima parola spetta sempre al libero arbitrio di ciascuno, che può rifiutare la corruzione. Duemila anni di testimonianze giunte fi...