I padroni del vapore e il prete alpinista



Prima hanno fatto abbassare il costo del lavoro coi cambi fissi e la moneta unica, la disoccupazione strutturale legata alla stabilità dei prezzi e l'immigrazione indotta da guerre programmate e rivoluzioni colorate, ora nel magico mondo dell'industria 4.0 sognano di portarlo quasi a zero. Dicono di voler competere con la Cina, che però non gioca al ribasso sugli stipendi ma investe in infrastrutture e tecnologie pensando al futuro.

Si capisce quindi che il vero problema della nostra epoca non è la concorrenza dei lavoratori robotici, ma che stiamo diventando come loro, a cominciare dal nostro modo di pensare sempre più povero di slanci e creatività. Siamo giunti a un bivio e dobbiamo scegliere: continuare a farci governare dagli algoritmi che "prevedono" e condizionano le nostre azioni, non solo su Internet, e dalle fredde logiche del "mercato" che si ripercuotono ogni giorno sulle nostre aziende e famiglie, oppure rimettere al centro di tutto l'uomo, la dignità di ogni uomo, in quanto figlio di Dio.

79 anni fa, il 10 febbraio del 1939, è tornato a casa in Cielo un prete brianzolo, un alpinista diventato Papa col nome di Pio XI. Secondo me aveva trovato la soluzione a quasi tutti i nostri problemi politici, perché lo Stato da lui descritto potrebbe oggi convivere con gli altri in una globalizzazione finalmente più equilibrata e vantaggiosa per tutti.

Non è troppo tardi per riscoprire ciò che sapevamo e abbiamo dimenticato, anzi è proprio questo il momento giusto!






Commenti

  1. Per chiarire: l'alternativa a questa globalizzazione e al liberismo non sono l'autarchia e il socialismo di cui parlano ultimamente in modo polemico i renziani e certi "liberisti così" poco accorti. Si tratta semplicemente di far rispettare la Costituzione. Una Repubblica fondata sul lavoro (di operai e imprenditori) non può finanziare un'azienda come Embraco e poi accettare che i suoi dirigenti per pura speculazione tolgano il lavoro agli italiani per portarlo agli slovacchi. Né può finanziare come contribuente netto un'Europa che prevede al suo interno una "forte competizione" attuata nella pratica da stati come la Slovacchia con dumping salariale e fiscale. Anche grazie ai nostri soldi.
    Aumentando le protezioni ci saranno ritorsioni da parte di altri stati? Bene, i nostri imprenditori, tra cui lo Stato, avranno uno stimolo a investire in processi, infrastrutture e tecnologia per essere comunque competitivi, e avremo finalmente una globalizzazione più giusta e vantaggiosa per tutti, cioè anche per i lavoratori e non solo per gli speculatori parassiti ripudiati dalla nostra Costituzione.

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