Elezioni: il commento di Carlo Marx


Distribuzione del voto e dei disoccupati


Uno spettro si aggira per l'Europa: lo spettro della globalizzazione nazionalista. In Italia questa nuova proposta anti-sistema alle elezioni politiche del 4 marzo 2018 è stata votata dalla maggioranza, rappresentata dai partiti Lega (al nord) e Movimento 5 Stelle (al sud).

Democraticamente, il futuro governo dovrebbe quindi essere guidato da Salvini (capo della coalizione vincitrice) con l'appoggio dei molti eletti tra i 5 stelle informati, capaci e realmente interessati al bene del loro paese (come il collega economista ed europarlamentare Zanni, già passato alla Lega). 

Tuttavia, non è difficile prevedere la reazione del sistema, guidata del Presidente della Repubblica Mattarella. La "sovrastruttura" culturale liberista, incarnata dalla superstite sinistra e in particolare dal PD, nonostante le frenate del segretario in scadenza Renzi preme per allearsi con la "struttura" liberista post-industriale incarnata dai 5 Stelle, che hanno vinto anche promettendo ai disoccupati del sud un reddito con cui acquistare i beni prodotti dai robot del capitale 4.0.

Il siciliano Mattarella potrebbe quindi dare l'incarico di formare il governo al leader campano dei 5 Stelle Di Maio, col supporto di parte della sinistra compattatasi allo slogan "Mai con Salvini". Sarebbe il ribaltamento funzionale al sistema del risultato anti-sistemico delle urne, ma d'altronde "divide et impera" è una legge formulata e applicata con successo proprio dagli antichi Italiani.




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