I cristiani di Costantinopoli

Alienati, sradicati, disuniti. I cristiani sconfitti di Costantinopoli (immagine dalla rete)


Nell'assedio di Costantinopoli del 1453 si ricordano tre tipi di cristiani: i teologi che discutevano sul sesso degli angeli, i soccorritori giunti a difendere la città, coraggiosi e generosi ma disuniti, e i soldati, rapiti da bambini dai Turchi, che combattevano col nemico nel reparto d'élite dei giannizzeri.

Oggi invece... i teologi continuano a parlare di sesso, facendo "discernimento" sul sesso dei divorziati, dei preti, ecc., mentre tantissimi giovani cristiani plasmati dalla cultura commerciale difendono la libertà dei "mercati" di dettare le politiche pubbliche, regolare i movimenti migratori, decidere sulla vita e sulla morte. Un altro tipo di giannizzeri del cuore è rappresentato da cristiani più attempati come Dugin in Russia e Bannon in America, consiglieri politici intelligenti ma cresciuti in un clima di violenza e cattiveria che esprimono nelle loro ideologie, per ora fortunatamente non troppo ascoltati dai veri leader. Nel frattempo i valorosi cristiani, perlopiù militanti ignoti e confusi di un esercito allo sbando, disperdono i loro sforzi generosi in attività marginali o in futili polemiche.

La speranza è che sempre più condottieri abbandonino definitivamente le torri d'avorio per unirsi alla gente, superando il blocco puerile del "mai con...", se non altro per non lasciare i partiti che rappresentano realmente la maggioranza delle persone nelle mani di "cristiani" incattiviti sedotti dal fascino della violenza o inconsapevoli agenti di forze economiche e culturali anti-umane. C'è tanto da fare e anche se nessuno è indispensabile mi auguro che molti ritrovino la via del buon senso, ovvero della solidarietà nell'umiltà, per il bene di tutti.




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