Ultimo appello ai pastori del Popolo di Dio
Prayers at Notre Dame Fire PARIS
Vi esorto ancora, fratelli nel Signore,
chierici e intellettuali cattolici, a non seguire, cattivi ultimi, le
mode del mondo, che per singolare vocazione da qualche decennio a
questa parte sposate appassionatamente quando sono ormai prossime a
tramontare. Voi potreste ancora, almeno in parte, dirigere l'ondata
nazionalista che segnerà i prossimi anni (o meglio il reflusso
nazionalista dopo l'ondata liberista che ha travolto il mondo dalla
metà degli anni Novanta del secolo scorso), evitando le pericolose
derive “populiste” e “cattiviste” che pure ben vedete, a
distanza di sicurezza, in quello che dovrebbe essere il vostro
gregge. Per farlo non dovete fondare un altro partito, costruire una
nuova chiesa o suggerire arditi indirizzi pastorali che
immancabilmente scavalcano la dottrina di sempre, perché tutte le
risposte ai problemi di oggi si trovano già nel Padre Nostro, e in
quella sua matura elaborazione dottrinale che è l'enciclica sociale
“Quadragesimo Anno” del 1931. Lo strapotere del capitale
internazionale, ulteriormente amplificato nei nostri tempi dalla
finanza sregolata, può essere bilanciato dal potere dello Stato
Nazionale, libero imprenditore tra liberi imprenditori (secondo la
successiva formulazione della Costituzione Italiana), e il potere
dello Stato può essere sostenuto e bilanciato dai “corpi intermedi
della società” (organizzazioni corporative, associazioni di
cittadini, enti senza fini di lucro, famiglie...), secondo il
principio della sussidiarietà, per cui l'organismo più grande aiuta
il più piccolo senza prevaricarlo in ciò che di buono può fare
liberamente da solo.
So bene che molti di voi preferiranno
scomparire nell'irrilevanza, continuando a negare la realtà,
piuttosto che mettersi in discussione, ma so anche che qualcuno di
voi potrebbe ancora essere toccato dalla vera grazia, che non è un
soffio leggero tra i dubbi ma un fuoco trasformante nella verità.
“Che cos'è la verità?” chiedono ancora oggi i tanti Pilato
della politica e delle gerarchie religiose. “Io sono la Verità, la
Via e la Vita”, ha risposto una volta per tutte Gesù. Solo
seguendo lui, imitandolo e mettendolo al centro della nostra vita e
della società potremo ricostruire il solo ordine possibile, come ci
ha ricordato recentemente Papa Benedetto negli appunti scritti in
vista del sinodo sulla pedofilia. Tornate a impegnarvi per la
costruzione del “regno di Dio”, ovvero per il suo dominio sul cuore
dell'uomo, di ogni uomo, e avrete fatto insieme buona politica e
buona pastorale. Non sta a noi, per divina disposizione, risolvere
tutti i problemi, né possiamo salvare da soli la nostra stessa vita,
ma dobbiamo ugualmente fare la nostra parte, con umiltà, prudenza
(che presuppone e comporta anche uno studio serio), fortezza e
generosità. Le immagini giunte da Parigi durante l'incendio di Notre
Dame ci hanno mostrato che, come nel quarto secolo, mentre le chiese
di legno e mattoni bruciano e crollano i fedeli si raccolgono
altrove a pregare con viva fede, per cui non è in discussione la
sopravvivenza della Chiesa ma solo il vostro destino. Non
presentatevi davanti al tremendo giudizio con le mani vuote o sporche
delle vanità terrene, ma vivete già ora come in Cielo: aprite, anzi
spalancate le porte a Cristo, e lui vivrà attraverso di voi e con le
vostre parole e opere produrrete molto frutto, chi il trenta, chi il
sessanta e chi il cento per uno. Sproniamoci dunque a vicenda e
superiamoci senza stancarci in questa corsa verso la vera vita e
l'autentica felicità.
RispondiEliminaA chi, comprensibilmente, si stupisse che un documento pontificio così datato venga proposto come guida per risolvere i problemi attuali, rispondo come ho risposto a un amico giurista su Facebook, che ringrazio per avermi spinto a chiarire questo punto ancora poco compreso.
In realtà non deve stupire il riferimento a un'enciclica del 1931, perché da un punto di vista economico e sociale siamo in condizioni molto simili, per effetto del puro liberismo ottocentesco. È il periodo in mezzo l'anomalia, di cui abbiamo sovrastimato la portata, permessa dalle reazioni alla spaventosa crisi del '29 che hanno posto un freno allo strapotere dei 'padroni del vapore'. Tra di esse spicca l'eniclica rattiana, che ha ispirato riforme politiche e costituzionali in Austria, Portogallo, Irlanda, Stati Uniti e dopo la guerra in Italia. Da subito però lo sforzo dei "mercati" e dei grandi capitali è stato tornare alle condizioni pre-1929, che finalmente abbiamo raggiunto negli ultimi anni con l'aggravante di nuovi e più pericolosi strumenti finanziari. Per quel che riguarda la soluzione, invece, oggi come allora a mio parere può essere solo la vera giustizia che nasce e si mantiene nel cuore dell'uomo, che però è malato e può essere curato solo da Cristo. "Pax Christi in regno Christi" era il motto di Pio XI e papa Benedetto XVI, coi suoi appunti ricchi di spunti e risposte a vari dubbi, ci ha appena ricordato che questa formula è sempre attuale.
Buona Pasqua di risurrezione a tutti!