Il kairós

Una personificazione del kairós. Immagine dalla rete


Nella vita di tutti noi c'è un momento, che può essere un periodo speciale o un attimo fuggente, in cui il talento, la preparazione, il duro lavoro o semplicemente la fortuna incontrano l'opportunità. È il momento in cui siamo e a volte ci sentiamo capaci di realizzare i nostri sogni, o riusciamo a cogliere regali insperati. È il momento di capire o seguire l'istinto come se fosse tutto chiaro, gettare il cuore oltre l'ostacolo, baciare chi ci piace, lasciarci baciare, attaccare e distruggere i nostri nemici, terminare un conflitto, tessere alleanze, smettere di fare campagna elettorale dopati dagli spin doctor e iniziare a governare, ritirarsi a vita privata, finalizzare un progetto coltivato per lunghi anni, piantare un albero di cui non mangeremo i frutti, partire per un viaggio o tornare a casa.

Non è detto che il καιρός, così lo chiamavano nell'antica Grecia, capiti una volta sola, o che una volta passato non arrivi qualcosa di meglio, ma l'esperienza insegna che chi l'ha perduto spesso può solo affannarsi per cercare di produrre le condizioni affinché se ne verifichi un altro, e poi un altro ancora, e così via fino a sfinirsi o a logorare chi gli sta intorno. 

Intanto, la sorte, o la grazia sufficiente, per dirlo in termini cristiani, si è già rivolta a qualcun altro che forse non sprecherà la sua occasione.





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