Banca Stesa al salone di bellezza

Lungolago di Gera Lario. Archivio personale

"A te che hai progettato un antifurto sicuro
a te che lotti sempre contro il muro
e quando la tua mente prende il volo
t'accorgi che sei rimasto solo"
(Rino Gaetano, Ti ti ti ti)


A Gera Lario, vicino al campeggio degli olandesi, c'è un salone di bellezza poco visibile dalla strada ma molto apprezzato da tutti quelli che lo conoscono. Il nome è insolito anche se segue la moda dell'inglese: “Fiscal Paradise”. A volte ci accompagno la mia donna, trattenendomi solo lo stretto necessario perché non mi interessano i trucchi e le chiacchiere femminili, ma avendo perso il lavoro a causa del coronavirus oggi ho deciso di passare un po' di tempo accanto a lei, aspettando il suo turno sui divanetti. In una postazione vicina a noi si è da poco accomodata una bella signora sulla cinquantina, che conosco di vista. Dev'essere una cliente storica, perché la titolare appena si è liberata è venuta da lei salutandola cordialmente: «Ciao cara, come stai?». Tenendo gli occhi sulla rivista di moda, ho cominciato a seguire gli scambi di battute, frizzanti e musicali, in un crescendo di stupore.

- Bene dai, anche se sono un po' nervosa perché domani devo presentare il bilancio.

- Ho capito, non ti preoccupare che ti farò fare un figurone.

- Sei un tesoro, ogni volta che vengo qui oltre a rendermi bella mi rilassi e mi sento coccolata.

- A cosa servono le amiche? Dai, direi di cominciare dai repo. Come li vuoi questa volta?

- Come al solito, togli solo i titoli più tossici.

- Perfetto, te li rivendo fra tre o cinque giorni?

- Tre giorni va benissimo, basta che non compaiano domani! Ahah!

- Certo! Eheh... Intanto ti faccio preparare un margarita o una piña colada?

- Guarda, se hai ancora quella cioccolata che hai portato dal Lussemburgo la preferirei.

- Arriva subito. A proposito, per il trade mispricing ci hai già pensato tu?

- Sì sì, ho fatto io con alcune filiali estere. Quest'anno di tasse ne ho pagate anche troppe!

- Immagino... Vedo che qui hai perso anche un po' di massa. Hai forse avuto il covid?

- Per fortuna no, è solo stress. Non me la passo certo bene come mia cugina.

- Quella che vive nell'ombra?

- Ahah, così dicono, anche se immagino che tu la vedrai spesso.

- Almeno un paio di volte a settimana. Arriva sempre con veicoli nuovi, e certi tipi!...

- Per carità, come sai non giudico nessuno, e poi ogni tanto la faccio lavorare anch'io.

- Tesoro, ci conosciamo da una vita, scommetto ti sei rivolta a lei anche in questi giorni.

- Sì, lo ammetto, ho cartolarizzato un po' di crediti deteriorati.

- Ah, questi bilanci! Ma gli azionisti si accorgeranno di tutto quello che facciamo per loro?

- Macché, non apprezzano mai, 'sti stronzi!

- Ahah!... Con chi ce l'hai? Sputa il rospo!

- Ma sì, pensa che l'altro giorno ho proposto a M. un grosso affare, ovviamente privato. B. ha bisogno di liquidi e mi ha chiesto di trovargli un investitore di livello. Si parla di una resa annua stimata intorno al 15%, qualcosa che i clienti normali ovviamente si sognano.

- Certo, e cosa ha fatto lui?

- Sto minchione si è preso paura, non solo non finanzia B. ma vuole vendere parte del suo portafoglio. Abbiamo anche litigato per questo!

- Che coglione!

- Guarda, che disinvesta pure, uno così merita un'assicurazione qualunque!

- Ma certo!... Piuttosto, sai chi è stato qui l'altro giorno? Il comandante S. tutto vestito in uniforme, credo fosse in servizio. Con certi pettegolezzi!...

- Che personaggio quello! Questa volta cosa aveva tra le mani per finanziarsi? Armi, droga, criptovalute?...

- Niente di tutto questo, voleva solo informazioni su un'altra cliente, che ovviamente non gli ho dato.

- Sto morto di fame!... E cosa si dice ai piani alti?

- Ai piani alti niente, i nostri ragazzi a Bruxelles tengono buoni i burocrati, che poi come sai sono comunque cosa nostra...

- Certo, ma allora qual è la novità?

- Mah, qualche grattacapo qui in Italia. C'è un po' di fermento in alcuni ambienti. Sai, quelli che dicono che i debiti pubblici sono anche colpa nostra, perché gli stati hanno dovuto salvare le banche dopo la crisi del 2008 causata da noi...

- Ho capito, i soliti comunisti!

- Sì, rossi e bruni, ormai il colore non si capisce più, comunque quelli là. Di base sono irrilevanti, ma c'è un gruppetto, per ora nell'ombra ma in crescita, che vorrebbe diffondere nel mondo misure assurde, a cominciare dalla politica nazionale. E con le elezioni alle porte, mi capisci...

- Tipo?

- Ovviamente separare le banche commerciali da quelle di investimento, e tassare un po' di più, in modo progressivo, le speculazioni: vogliono scoraggiare l'high frequency trading e l'uso di leve elevate.

- Sì, la Glass-Steagall all'amatriciana! Ma se in Italia c'è già una specie di Tobin tax, cosa vogliono ancora? E poi l'high frequency non si è sgonfiato un po' ovunque?

- In parte sì, perché gli algoritmi “magici” non durano, e la volatilità creata dai fondi quantitativi non è quella che piace a noi. Ma c'è dell'altro: sembra che propongano una sorta di bilancio sociale, cioè dovremmo rendere trasparenti gli effetti delle nostre operazioni sull'ambiente e la società. E questa volta potrebbero trovare sponde anche in Europa...

- Già, un side effect del Green Deal e del Next Generation EU. Ma era prevedibile...

- E messo in conto, credimi, ovviamente per neutralizzarlo. Ma ora arriva la bomba di S. Pare che questi abbiano messo come primo punto irrinunciabile il country by country reporting!

- Noooo!...

- E invece sì, figurati che per me e le colleghe sarebbe un duro colpo, forse mortale.

- Ma non lo faranno mai: non conviene a nessuno di noi, e poi le grandi aziende dei dati non lo permetteranno! Ricatteranno gli stati, l'Unione Europea, minacceranno di usare i dati contro di loro, se proveranno a fargli pagare le tasse lì dove producono utili!

- Questo è certo, ma il gruppetto di cui stiamo parlando... sai, non sono i soliti che si fanno comprare in cambio di incarichi prestigiosi qui o all'estero. Hanno qualcosa dei santi delle catacombe, sai quella follia, quel fanatismo che credevamo di aver eliminato... fanno paura.

- Ma cosa si deve sentire! In che mondo viviamo!... Scusami ma mi ha appena scritto in chat la mia amica tedesca. Dobbiamo accordarci per una certa cosa...

- Libor o Euribor?

- Ahah, non scherzare dai, non facciamo queste cose! Non più almeno, anche se quelli erano bei tempi, ma si è giovani una volta sola!

- Dai che sei ancora una ragazzina! Certo, tutte queste nuove regole quasi non permettono più alle persone oneste come noi di lavorare... Favoriscono quelle come tua cugina, o chi fa di peggio, ma cosa vuoi? Bisogna andare avanti e se non trovi spazi crearli.

- Eh, proprio di questo si parla in chat. I nostri lobbisti stanno scrivendo una nuova direttiva europea...

A quel punto una ragazza del salone ha chiamato la mia compagna. L'ho salutata dicendole che andavo a fare una passeggiata sul lungolago, e di inviarmi un messaggio appena finito. Quando sono uscito mi girava un po' la testa. Non avevo capito molto di quello che avevo sentito, ma la tentazione di prendere il cellulare e cercare su Google qualche termine era forte. Ho acceso una delle sigarette belghe che mi avevano regalato nel salone e mi sono diretto vero il lago, che scintillava come al solito, ignaro delle cose del mondo.





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