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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Vera e falsa filosofia: dalla scienza dell’essere alla gnosi

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Eric Voegelin, immagine dalla rete «Non pensare, non farmi domande.» (Karl Marx, Manoscritti economico-filosofici del 1844 ) Dopo tante sintesi e citazioni, vorrei proporre ai lettori del blog un breve confronto diretto col pensiero di Voegelin. Lascio quindi la parola al filosofo. Orbene, che cos'è precisamente questa nuova «filosofia» [che si contrappone alla «scienza» dell’essere]? Qual è il suo nesso con la rivolta prometeica e con la soppressione delle domande? Marx modellò su Hegel la sua idea della scienza e della filosofia. Domandiamo allora al più grande degli gnostici speculativi una risposta a questi interrogativi. Questa si trova in un’affermazione fondamentale contenuta nella prefazione alla Fenomenologia del 1807: «La vera forma nella quale la verità esiste può essere soltanto il sistema scientifico di essa. Contribuire ad avvicinare di più la filosofia alla forma della scienza – all'obiettivo che le permetta di rinunciare al nome di am

E tu di che costituzione sei?

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Nikolaj K. Roerich, Visitatori da oltremare (1901, immagine dalla rete) “Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”. ( Inf. , XXVI) Dalla conclusione del mio  articolo  su Voegelin e Pio XI riprendo un tema economico vecchio di settant'anni ma di grande attualità. Non sono concetti originali, nemmeno su  questo blog , ma in quel contesto li ho espressi con una chiarezza tale da suscitare altre riflessioni e meritare un approfondimento. Innanzitutto mi sono stupito ancora una volta di non aver colto prima il problema, in particolare negli anni dei miei studi universitari, in cui ero costantemente a contatto con dati storici e di attualità riguardo alle faccende comunitarie. C ome quasi tutti  ero consapevole che qualcosa non andava, ma mentalmente inserito nel  fram e dominante costruito dai media ho fatto davvero poco per compiere quei passi che si sarebbero rivelati decisivi per la comprensione di un

Pio XI e Voegelin tra passato e futuro: habemus paper

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Eric Voegelin e Achille Ratti (Pio XI) A quanto risulta, nonostante il suo apparente trionfo, la modernità è spacciata: l'individualismo, il liberismo e l'immanentismo sono da tempo in declino, pur continuando a crescere per inerzia in alcune parti del mondo come princìpi del sistema dominante. Forse la mia generazione si accorgerà appena del cambiamento, ma vari indicatori suggeriscono in modo inequivocabile che stiamo andando in questa direzione. In politica, i segnali esprimono ancora più chiaramente il passaggio a un mondo multipolare in cui tornerà protagonista lo Stato nazionale. Forse, da qui a qualche anno, realizzeremo una “globalizzazione nazionalista” finalmente più equilibrata e vantaggiosa per tutti. Il punto però è che per superare culturalmente la modernità dovremo anche recuperare qualcosa del passato. La questione in particolare è: torneremo al cristianesimo pre-moderno o al paganesimo pre-cristiano, mai davvero scomparso? Oggi sulla scena politic