Il centro studi (pratici)



Il blog ha raggiunto il suo scopo. Per quattro anni, avendo intrapreso una ricerca personale sulla politica e le sue potenzialità, alla luce della ragione aperta alla trascendenza, mi è servito come diario dove fissare le scoperte che man mano facevo, e come strumento per iniziare a comunicarle.

Per gli amici e i lettori che mi hanno seguito in questa avventura, ma anche per chi l'avrebbe scoperta in seguito, ho preparato una raccolta dei vari post, molti dei quali ospitano riflessioni di altri autori, e segnalato alcuni articoli "forti" che è possibile utilizzare come sassi per attraversare il fiume delle 276 pagine: 

Ben consapevole dei limiti della mia comunicazione spontanea, per la tendenza ad asciugare e sintetizzare i pensieri (motivata anche da una sorta di pudore, immaginando di rivolgermi a lettori più colti e intelligenti di me), ho costruito inoltre due strumenti molto utili per chiarire alcuni concetti: il Dizionario minimo dell'intellettuale realista (p.71) e il Prontuario del cattolico post-modernista (p.205)


Il lavoro, però, non è concluso, anzi è solo all'inizio. Il quadro generale di conoscenze e proposte innovative che è derivato dai miei studi funziona a vari livelli, sta in piedi anche se sottoposto a pesanti stress test, e potrebbe avere degli impatti positivi sulla realtà, sulla politica e sull'economia, se adeguatamente sviluppato e condiviso.

Per farlo serve il contributo di vari ricercatori e comunicatori, di numerosi sostenitori e di politici e imprenditori capaci di tradurre in azioni concrete le idee generali fin qui esposte.

All'inizio di marzo 2021 ho quindi gettato il cuore oltre gli ostacoli e mi sono aperto a questo genere di collaborazioni, pubblicizzando l'iniziativa su Facebook, LinkedIn e il canale di Telegram, con l'intenzione di fondare un centro studi, un vero e proprio think tank con lo stesso nome del blog.

Per i nuovi arrivati, ho spiegato brevemente il suo significato anche tramite il seguente grafico.




Questi sono i principali ambiti in cui dovrebbe strutturarsi l'attività dell'associazione:

– rafforzare l’analisi dei sistemi informativi, sociali e politici in base alle loro conoscenze e autorappresentazioni (gnosi), ma anche alla luce della ragione aperta alla trascendenza (noesi);

– ripensare insieme al grande pubblico un sistema economico basato sul credito (perlopiù immateriale) e la cooperazione (a fianco della competizione), integrato all'economia della salvezza; *

– riscoprire i principi della Costituzione Italiana e il ruolo degli stati nazionali come difensori del lavoro di operai e imprenditori, contro le insidie del grande capitale parassitario; **

– diffondere la consapevolezza che il cuore dell'uomo è malato, spesso di pietra e facilmente ingannabile, ma può essere trasformato dalla santità di Dio in un cuore di carne capace di amare; ***

– ispirare e sostenere concreti interventi politici ed economici a livello locale, nazionale e sovranazionale


Chi volesse contribuire a realizzare il progetto può farlo in vari modi, anche solo parlandone ad amici e conoscenti competenti che potrebbero essere interessati. Per partire davvero, infatti, sono necessarie innanzitutto menti generose e capaci di pensieri complessi, perché la vita è complicata ma noi siamo fatti per questa complessità, come ho scritto nell'ultimo post. Siamo fatti per abitare la realtà, con tutte le sue contraddizioni, per trascenderla e modificarla, migliorandola a cominciare da noi stessi, anche e in special modo quando quasi tutto sembra finito o perduto, perché è in momenti come questo che cominciano le grandi storie. Per fare la tua parte o saperne di più, contattami compilando questo modulo o scrivendomi un'e-mail.






** Oltre a contrastare gli oligopoli o pseudo-monopoli privati, agendo da regolatore o se necessario da imprenditore, e l'infiltrazione del capitale parassitario nel suo stesso corpo, lo Stato dovrebbe limitare la speculazione finanziaria tramite una banca centrale che garantisca il debito pubblico, emetta una moneta dimensionata al mercato di riferimento, controlli i movimenti internazionali di capitale per evitare crisi del debito e consenta l'uso dei derivati solo come reale copertura assicurativa.

*** A proposito degli inganni a cui è soggetto il nostro cuore, da parte di chi sfrutta le sue debolezze che spesso ignoriamo, si pensi alla deriva del modernismo oggi trionfante e decadente nella Chiesa, o al trading selvaggio sui derivati finanziari prima della crisi del 2008, le cui modalità si sono trasferite proprio da quell'anno al trading sulle criptovalute.









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