Come una luce tra le montagne

Santuario di Gallivaggio, 10 ottobre 2017 (archivio personale)


Il 1492 non è solo l'anno della scoperta dell'America. Dalle mie parti è anche l'anno dell'apparizione di Gallivaggio, una località nascosta tra i monti della Valchiavenna, lungo la strada dello Spluga, dove la Madonna da allora è venerata come "Madre della Misericordia".

Presentandosi a due ragazze in cerca di castagne, infatti, Maria si era descritta come mediatrice tra i peccatori e l'ira del figlio, chiedendo penitenza e una maggiore osservanza dei precetti festivi, in particolare l'astensione dal lavoro fin dai vespri del sabato.

Sul significato della Misericordia e il suo rapporto con l'umiltà e il senso del peccato avevo già pubblicato su questo blog la trascrizione di un discorso di don Divo Barsotti, che oltre ad essere un fine teologo era anche e soprattutto un mistico. Non torno quindi sulla questione, oggi particolarmente fraintesa e soggetta a pericolose interpretazioni anticristiane, per cui ad esempio siccome Dio è buono e perdona sarebbe in fondo tutto permesso. Vorrei però sottolineare l'importanza di questa apparizione con alcune considerazioni semplici, direi di buon senso pratico.

A volte infatti siamo baciati dalla fortuna, o per chi crede toccati dalla grazia divina, e non solo non ce ne rendiamo conto ma addirittura disprezziamo quanto ci capita. Certamente all'epoca dell'apparizione la vita dei contadini sulle montagne, tra scarsi pascoli e campi sassosi, era particolarmente dura, ma la gente della Valchiavenna ha preso subito sul serio la richiesta della Madonna di rispettare il riposo della domenica fin dal pomeriggio del sabato. Oggi qualche pastore preoccupato più del benessere materiale che di quello spirituale potrebbe accusarla di essere una “rigida”, di aver chiesto un inutile sacrificio a popolazioni sempre a rischio di cadere nella miseria, eppure per Dio che ragiona in termini di vita eterna e lunghi periodi storici evidentemente le cose stavano e stanno diversamente.

Un quarto di secolo dopo l'apparizione di Gallivaggio, nel 1517, scoppiava in Germania l'eresia protestante, che in breve tempo avrebbe contagiato quasi tutto il mondo tedesco, arrivando fino al dominio dei Grigioni che nel 1512 avevano conquistato la Valtellina e la Valchiavenna. Eppure il protestantesimo non ha mai attecchito in questa terra, e non è difficile capire che ciò sia in parte dovuto anche all'allenamento di venticinque anni che la Madonna aveva imposto al suo esercito di fedeli. Partendo dal rispetto di semplici consuetudini, dall'obbedienza a rigidi precetti di fede, anche sotto la minaccia di disastri naturali e altri castighi, si era plasmata la tempra morale e spirituale di un popolo, capace di resistere per secoli alle pressioni e alle angherie di dominatori stranieri di un'altra religione.

Non mi dilungo oltre in azzardate considerazioni sulla pedagogia divina; si tratta di misteri che non è dato all'uomo conoscere appieno, almeno su questa terra, eppure non credo sia sbagliato pensare che il richiamo della Madonna, certamente prezioso per il destino individuale di ogni fedele in ogni epoca e parte del mondo, sia servito anche a preparare la risposta ad eventi specifici avvenuti in quella terra diversi anni dopo l'apparizione.

Spinto da queste considerazioni, mi sembra di poter concludere che anche l'attuale inflazione della Misericordia, compresi gli errori di tanti suoi profeti in buona o cattiva fede, possa rientrare in un più grande piano divino. La Misericordia infatti non agisce solo nell'animo di un uomo che le abbia fatto spazio, restringendo umilmente il proprio io e invocando il suo aiuto, ma molte volte “liberamente al dimandar precorre”, come ha insegnato Sant'Agostino molti anni prima del San Bernardo di Dante. Non poniamo quindi limiti all'azione di Dio, che tutti e tutto supera nel suo amore folle e smemorato, come appare ai nostri occhi umani creati a sua immagine, senza mai dimenticare però l'abisso che ci separa dal Creatore, le esigenze della sua giustizia e i nostri doveri semplici, umili e nascosti. Non inseguiamo grandi cose o risultati immediati ma conformiamo la nostra misericordia a quella del Maestro, a colui che è la Misericordia. Per anni magari ci sembra che non succeda niente, ma a volte, quando le nostre azioni coincidono davvero con la volontà divina, possono risplendere come una luce meravigliosa tra impervie montagne.





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